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domenica 26 Aprile 2015, ore 13:00

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Rieccomi qua, il giorno dopo un anniversario tondo della Liberazione — che mannaggia — è capitato proprio di sabato. Il tempo passa inesorabilmente; l'allora giovane persone che fecero la Resistenza sono, per così dire, oltre l'aspettativa di vita. Ma le polemiche i distinguo, un certo revisionismo, sembrano eterni. Dovrebbe essere una "festa di tutti" senza strumentalizzazioni. Finirà quando l'ultimo/a superstite sarà passato/a a miglior vita? Intanto mancano cinque giorni all'apertura dell'Expo. Sicuramente non tutti i padiglioni ce la faranno ad essere pronti; anzi alcuni nemmeno per la chiusura fissata per il 31 Ottobre! Spero che nella grancassa dell'inaugurazione venga riservato un momento di raccoglimento per tutte le persone morte nella costruzione; sarebbe il minimo. Passando ad altro, dice che l'Ue potenzierà il programma di sorveglianza Triton; immagino che se ne laverà le mani come Pilato visto che c'è un paese-a-caso che accoglie tutti... Proprio l'Italia, ma anche Francia, Germania & company hanno soffiato sulla cosiddetta ’primavera araba’ per poi fregarsene delle conseguenze. Ben ci sta.  Lunedì 20, posticipo della dodicesima di ritorno, la Fiorentina ha ospitato l'Hellas Verona; Montella, in vista dell'impegno di Europa League, ha fatto turn-over schierando varie riserve. Il primo tempo, nonostante la superiorità nel gioco, non ha visto particolari occasioni da rete. La ripresa si è aperta con l'infortunio subìto da Babacar; al suo posto è entrato Salah. Al decimo ecco l'occasione regina: Pasqual libera Gilardino in area, questi anticipa il portiere scaligero che deve buttarlo giù e RIGORE! Dal dischetto si presenta Diamanti che tira angolato, ma Rafael para! Questa occasionissima gettata all'ortiche ha influito sul morale dei giocatori, e buona notte al secchio. Così ne hanno approfittato gli ospiti; picchia e mena, al 90° Obbadi supera Neto al culmine di una bella azione corale. Voglio altresì segnalare che il centrocampista marocchino classe 1983 è alla prima marcatura in serie A; insomma anche lui fa parte del club “giocatori il cui primo gol in serie A l'hanno fatto alla Fiorentina”. Riguardo la classifica, è un'altra battuta d'arresto che peserà visto il pareggio della Samp con il Cesena e la vittoria del Napoli; se il campionato finesse oggi, sarebbe sesto posto. Ricordo che solo se la Juve vince la Coppa Italia, questo piazzamento vale un posto in Europa League... Rimanendo in tema di ‘ex Coppa Uefa’, giovedì 21 a Firenze è arrivata la Dinamo Kiev e la Fiorentina con un meritato 2-0 è riuscita a guadagnare le semifinali (non accadeva dal 2008). Il sorteggio ha fortunatamente evitato il derby fratricida, assegnando però il Siviglia. La squadra detentrice del trofeo è un ostacolo duro, ma non impossibile, verso la finalissima di Varsavia. Intanto c'è il campionato dove ci sarà da inseguire il quarto o quinto posto, ma non il sesto che implica l'inizio dal cammino in EL dal terzo turno preliminare in piena estate. La novità rispetto alla scorsa stagione è che la quinta classificata non si fa il turno di spareggio/round di playoff. Invece la sesta deve iniziare il cammino con il terzo turno preliminare, fra fine Luglio ed inizio Agosto. La bislacca ‘teoria di Galliani’ che vorrebbe la settima in Europa League, se un'italiana vince suddetta coppa, è infondata. L'Italia ha diritto a sei posti nelle coppe europee anche se le finaliste fossero italiane. La differenza è solo nella ripartizione: di regola tre in Champions e tre in EL; oppure quattro in CL e due in EL (se un'italiana vincesse quest'ultima competizione). Infatti nella massima competizione europea ci va solo chi vince l'Europa League; l'altra finalista s'attacca... Idem per chi perde la Coppa Italia e non rientra fra i primi cinque posti: ai preliminari di Europa League ci va la sesta classificata; compreso ‘zio Fester’? Ecco le prossime gare; prima in casa con il vicefanalino di coda: Fiorentina(49,sesta)Cagliari(21,penultimo)1-3sintesifra cinque ore, tredicesima giornata di ritorno. Poi si va in casa della ‘Vecchia Signora’: Juventus(73,PRIMA)Fiorentina(49,sesta)3-2sintesialle 20:45 di mercoledì 29, quattordicesima di r./ultimo turno infrasettimanale della stagione. Domenica scorsa gli arancioni hanno perso malamente a Pisa; inoltre per una serie di risultati concomitanti dell'altre squadre la situazione è davvero brutta. Il vantaggio di Mungo sembrava spianare la via del successo; i locali erano, e sono, contestati dalla tifoseria per la deludente stagione. Invece il pareggio è arrivato ben presto con un'altra dormita del portiere Ricci, rimasto inerte su un colpo di testa dalla distanza. Stavolta l'arbitro ci ha messo del suo con l'espulsione di capitan Di Bari, prima ammonito in maniera troppo severa e poi ri-ammonito per un gomito "troppo alto" su un avversario. Nella ripresa i nerazzurri sono passati in vantaggio e poi hanno addirittura triplicato con l'ex Floriano. La reazione degli arancioni è stata "sporadica" e confusa fruttando però il punto del 2-3 con un'azione personale di Coulibali. Le speranze di pareggiare si sono infrante nei minuti di recupero con il gol del 4-2. In settimana, oltre le squalifiche dei giocatori diffidati e ammoniti, si è aggiunto il grave infortunio occorso in allenamento a Matteo Ricci II, il centrocampista che ultimamente stava giocando bene. L'avversario di oggi come rendimento raccapricciante, 13 punti nel girone di ritorno, è come la Pistoiese. Inoltre marca da oltre 360’ però ha un centravanti da 12 reti e sopratutto un punto in più in classifica. Ecco il primo, e forse ultimo, match point per la "salvezza diretta", una gara che dovrebbe vedere il Melani strapieno grazie ai biglietti da cinque euro: Pistoiese(39,quartultima)Gubbio(40,dodicesimo)3-2servizio filmatoalle 15 odierne, giornata 36/terzultima di ritorno. Questa è l'ampia porzione di classifica che riguarda la sua parte bassa: Carrarese(41), Gubbio(40), Santarcangelo(40), Grosseto(40¹), Prato(40) ‡ Forlì(39), Pistoiese(39), Savona(36²), San Marino(30*) † Pro Piacenza(30). * a pari punti con il Pro Piacenza, ma in vantaggio negli scontri diretti.  Infine ecco i risultati da tenere d'occhio: Santarcangelo–Ascoli(64,secondo)1-2; Pro Piacenza–Aquila(54,sesto)1-0; Grosseto–Prato1-0; Carrarese–Spal(55,quarta)1-2; Reggiana(59,terza)–San Marino3-2; Forlì–Savona1-1. Nell'ultima trasferta della stagione, in casa della penultima, i neroverdi non sono riusciti a vincere. Leggendo il breve resoconto "allegato" al tabellino, l'unica occasione pur importante è stata la traversa colta da Canessa. Dice che il portiere neroverde Maccioni abbia salvato un un gol già fatto a Bruni F. Nella ripresa i locali possono recriminare per due legni ed un gol annullato dall'arbitro; infine, a ridosso del novantesimo, sono stati espulsi ben due giocatori dell'Atletica. In virtù di questo 0-0, e di altri risultati concomitanti che non sto ad elencare, l'Aglianese dovrà disputare il playout. Resta solo da stabilire l'avversario; ma anche la posizione finale è tutta da decidere. Sicuramente una vittoria darebbe il vantaggio di giocare al “Bellucci” con due risultati su tre a disposizione. Senz'altro indugi, sperando di non portare scalogna, ecco l'ultima gara della cosiddetta stagione regolare: Aglianese(32,quartultima)San Giusto(43,settimo*)1-0alle 16 di oggi, ultimo turno/trentesima giornatacampo Sussidiario “Sem Barontini”; San Piero, Agliana. * a pari punti con il Montale Santomato, ma in svantaggio negli scontri diretti. Gare che riguardano i playout, ma anche la "salvezza diretta": Tavola(41,ottavo)–Candeglia PaB(34,quintultimo)0-1; Montelupo(31,terzultimo)–Viaccia(45,quinto)3-2; Vaianese I.(62,PRIMA)–Atletica C.(27,penultimo)2-1. Nota: i neroverdi sono in vantaggio negli scontri diretti con il Montelupo, ma non con il Candeglia. Ciò significa che nel caso di un arrivo a pari punti sarebbero retrocessi di una posizione. Ci si ribecca fra una settimana, o forse no. Intanto buon ‘ponte del Primo Maggio’ da Raffaele.

 P.S.  La diagnosi di meningite non è affatto semplice; inoltre bisogna distinguere se sia di tipo batterico o virale. Il tempo è un fattore essenziale per la prognosi visto che nel 5-10% dei casi l'esito è la morte. Ma anche con una diagnosi tempestiva c'è comunque il rischio nel 30% di disabilità più o meno gravi. Fatto sta che un 13enne arriva in un ospedale di provincia [il San Giuseppe di Empoli] con un febbrone da cavallo. Invece del ‘codice’ gliene viene assegnato uno di "priorità minore"... Inoltre la comparsa di macchioline sul corpo doveva mettere in allarme, o no? Quando i medici si decidono per la puntura lombare, il ragazzino è ormai gravissimo (impossibile trasferirlo). Viene fatto il prelievo di liquido, poi inviato all'ospedale pediatrico “Mayer” di Firenze. Infatti solo lì può essere analizzato [25 km in linea d'aria, 33 minuti di viaggio]. Il responso (meningite meningococcica) arriva quando Giovanni è già passato a miglior vita. Ricordo che il 95%, la cosiddetta immunità di gregge, ha questo valore perchè nel 5% la vaccinazione non dà immunità. Il ragazzino è stato doppiamente sfortunato perchè, oltre a non essere immune pur vaccinato, ha beccato un ceppo particolarmente aggressivo (l'ST11). Le Asl toscane, l'assessore alla Sanità, il governatore stanno fanno quadrato: le vaccinazioni vanno estese a tutte le persone "a rischio". Per gli altri la vaccinazione è facoltativa, quindi onerosa. Vorrei altresì far presente che un equipe del Mayer ha sviluppato un test per identificare la meningite in maniera tempestiva, sicura, semplice (e anche poco costosa). Attualmente non è ancora a disposizione nonostante sia stata brevettato nel 2007. Allora chiedo a tutti i responsabili sanitari toscani e italiani, quindi anche i ‘capoccioni’ dell'Iss: CHE CAZZO STATE ASPETTANDO? QUANTE PERSONE DEVONO MORIRE?

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